sabato 28 marzo 2015

La Settimana Santa: conto alla rovescia verso la Resurrezione

In Quaresima di solito facciamo un equivalente del calendario dell'Avvento, proponendo un compito (carità), un fioretto (digiuno) e una preghiera per ciascun giorno.
In questo modo è semplice tenere il conto di quanti giorni mancano alla Pasqua.
Quest'anno abbiamo fatto anche un 'conto alla rovescia' speciale per la Settimana Santa: abbiamo creato una casellina per ogni giorno a cominciare dalla Domenica delle Palme e un segnalino magnetico per ciascun bambino.
Ogni giorno, dopo la lettura e l'impegno quotidiano i piccoli di casa collocheranno la loro pedina sulla casella corrispondente.
Per le calamite ci siamo limitati a ritagliare a forma di cuore e colorare dei fogli magnetici comperati al Tiger, il tabellone è invece un semplicissimo foglio da stampante.
Eccolo qui in bella mostra sul frigorifero.


I simboli dovrebbero rappresentare le letture del giorno:
Domenica: le Palme
Lunedì: l'olio di nardo 
Martedì: la mano di Giuda nel piatto di Gesù 
Mercoledì: i trenta denari
Giovedì: l'istituzione dell'Eucarestia nell'ultima cena
Venerdì: la morte di Gesù in croce
Sabato: il sepolcro
Domenica: il Risorto

Il disegno in bianco e nero è disponibile qui

venerdì 27 marzo 2015

I Sette dolori da colorare





Una bella pagina da colorare con i sette dolori di Maria Santissima, trovata in originale spagnolo su questo

forum

Trovate la pagina in italiano a dimensioni maggiori qui

giovedì 26 marzo 2015

La Corona dell'Addolorata o Rosario dei Sette Dolori di Maria



La Corona dell'Addolorata è una pia pratica nata all'inizio del Seicento per onorare la Vergine. Consiste nel ricordare i sette dolori della Madonna e recitare per ciascuno di essi un Pater e sette Ave, al modo del Rosario.

Se qualcuno volesse iniziare questa devozione ma trovasse difficoltà a reperire la corona non esiti a contattarmi a questo indirizzo:piccolachiesadomestica@gmail.com 
Sarò felice di inviarvela tramite posta.



INDULGENZE 

Alla recita della Corona dell'Addolorata sono annesse diverse indulgenze, in particolare, per tutti i fedeli


a) l'indulgenza plenaria una sola volta l'anno, da lucrarsi in qualsiasi giorno, se recitano devotamente la "Corona dei sette dolori della Beata Vergine Maria", nelle chiese o negli oratori pubblici dei religiosi Servi e Serve di Maria aggiungendovi la confessione sacramentale, la santa comunione e la recita di un Padre nostro e di un'Ave Maria o di qualsiasi altra orazione secondo le intenzioni del Sommo Pontefice;

b) l'indulgenza parziale, se recitano la Corona nelle dette chiese o oratori pubblici, almeno con il cuore contrito.


Un'esaustiva presentazione della Corona, con la sua storia, la spiegazione del suo valore e dei vari modi di recitarla si trova nella pubblicazione
CORONA DELL’ADDOLORATA - CELEBRAZIONE DELLA “COMPASSIO VIRGINIS” a cura dei Servi di Maria disponibile anche on line
Consiglio vivamente di trovare un po' di tempo per leggerla poichè è davvero ben curata.


SANTA BRIGIDA 

La Madre di Dio rivelò già a Santa Brigida che, chiunque reciti sette "Ave Maria" al giorno meditando sui suoi dolori e sulle sue lacrime e diffonda questa devozione, godrà dei seguenti benefici:

1 La pace in famiglia.
2 L’illuminazione circa i misteri divini.
3 L'accoglimento e la soddisfazione di tutte le richieste purché siano secondo la volontà di Dio e per la salvezza della sua anima.
4 La gioia eterna in Gesù e in Maria.



LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A KIBEHO (RUANDA)



Nell'apparizione del 31 maggio 1982 alla veggente Marie-Claire la Madonna disse che la sua preghiera preferita accanto al Rosario era

il Rosario dei Sette Dolori, ormai caduto in disuso e dimenticato, poiché con esso, contemplando i dolori della Madonna e contemplando così con Lei la Passione di Gesù, era più facile pentirsi dei peccati: "Ciò che vi domando è di pentirvi. Se voi recitate questo Rosario meditandolo, voi avrete la forza di pentirvi. Oggi molti

uomini non sanno più chiedere perdono. Mettono di nuovo il Figlio

di Dio in croce. Il mondo va male, figli miei: bisogna che vi mortifichiate per aiutare Gesù a salvare il mondo”. Questo sonovenuta a ricordarvi, soprattutto qui in Rwanda, perché vi ho trovatoancora gente umile che non è attaccata alla ricchezza e ai soldi".

La Madonna, il 15.8.1982, disse a Marie Claire “ Ti chiedo di insegnarla al mondo intero…, pur restando qui,perché la mia grazia è onnipotente”.

Nel corso di queste apparizioni la Madonna ha chiesto di recitare questa preghiera il martedì (giorno della rivelazione a Marie-Claire) e il venerdì (giorno della memoria della morte di Gesù).



LA CORONA DELL'ADDOLORATA

V. Nel nome del Padre,
e del Figlio,
e dello Spirito Santo.
R. Amen.

V. Ti lodiamo e ti benediciamo, Signore.
R. Perché all'opera della salvezza
hai associato la Vergine Madre.

V. Contempliamo il tuo dolore, santa Maria.
R. Per seguirti nel cammino della fede.


MEMORIA DEI DOLORI DELLA VERGINE

1. MARIA ACCOGLIE NELLA FEDE LA PROFEZIA DI SIMEONE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


2. MARIA FUGGE IN EGITTO CON GESÙ E GIUSEPPE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


3. MARIA CERCA GESÙ SMARRITO IN GERUSALEMME

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


4. MARIA INCONTRA GESÙ SULLA VIA DEL CALVARIO

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


5. MARIA STA PRESSO LA CROCE DEL FIGLIO

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


6. MARIA ACCOGLIE NEL SUO GREMBO GESÙ DEPOSTO DALLA CROCE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


7. MARIA AFFIDA AL SEPOLCRO IL CORPO DI GESÙ, IN ATTESA DELLA RISURREZIONE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.



PER LA RICONCILIAZIONE E LA PACE

Al termine dell'ultimo settenario si possono aggiungere tre Ave Maria per implorare la riconciliazione e la pace nel mondo e nella Chiesa e per affidare alla Vergine Addolorata le intenzioni di preghiera della comunità orante.



CONCLUSIONE

V. Ti lodiamo, santa Maria.
R. Madre fedele presso la croce dei Figlio.


ACCLAMAZIONE

Benedetta tu, Regina dei martiri:
associata alla passione di Cristo,
sei divenuta nostra madre,
segno di speranza nel nostro cammino.


SEQUENZA

All’acclamazione segue, con carattere facoltativo, il canto o la recita dello Stabat Mater. Si può usare anche la forma breve, cominciando dalla strofa * Sancta Mater, istud agas (* Ti prego, Madre santa).
Lo Stabat Mater può essere sostituito da un altro canto simile per contenuto e dignità letteraria, o dalle Litanie dell'Addolorata.
Se vengono omessi sia lo Stabat Mater sia le Litanie dell’Addolorata, dopo l’acclamazione Benedetta tu, si dice subito l’Orazione.

Stabat Mater dolorosa
iuxta crucem lacrimosa,
dum pendebat Filius.

Cuius animam gementem,
contristatam et dolentem,
pertransivit gladius.

O quam tristi set afflicta
fuit illa benedicta
Mater Unigeniti!

Quæ mærebat, et dolebat,
pia Mater, dum videbat
Nati pœnas incliti.

Quis est homo, qui non fleret
Matrem Christi si videret
in tanto supplicio?

Quis non posset contristari,
Christi Matrem contemplari
dolentem cum Filio?

Pro peccatis suæ gentis
vidit Iesum in tormentis,
et flagellis subditum.

Vidit suum dulcem Natum
moriendo desolatum,
dum emisit spiritum.

Eia Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum Iugeam.

Fac, ut ardeat cor meum
in amando Christum Deum,
ut sibi complaceam.

* Sancta Mater, istud agas,
Crucifixi fige plagas
cordi meo valide.

Tui Nati vulnerati,
tam dignati pro me pati,
pœnas mecum divide.

Fac me tecum pie flere,
Crucifixo condolere,
donec ego vixero.

Iuxta crucem tecum stare,
et me tibi sociare
in planctu desidero.

Virgo virginum præclara,
mihi iam non sis amara:
fac me tecum plangere.

Fa cut portem Christi mortem,
passionis fac consortem,
et plagas recolere.

Fac me plagis vulnerari,
fac cruce inebriari
et cuore Filii.

Flammis ne urar succensus,
per te, Virgo sim defensus
in die iudicii.

Christe, cum sit hinc exire,
da per Matrem me venire
ad palmam victoriæ. Amen.

venerdì 20 marzo 2015

La Devozione all'Addolorata e le promesse di Gesù





[…] tanto amor di Maria merita da noi gratitudine, la gratitudine almeno sia di meditare e compatire i suoi Dolori.
Ma di questo ella si dolse con S Brigida che molto pochi la compativano la maggior parte ne viveano scordati onde tanto raccomandò alla Santa di aver memoria de suoi Dolori “Respicio ad omnes qui in mundo sunt, siforte sint aliqui qui compatiantur mihi, et recogìtent Dolorem meum et valde paucos ìnvenio. Ideo Filia mea, licet a multis obita sim, tu tamen non obliviscaris mei, vide Dolorem meum et imitare quantum potes et dole.” (Rev I c.24)

Per intendere quanto gradisce la Vergine in noi la memoria de suoi Dolori, basterebbe solamente saper, ch’Ella nell’ anno 1239 apparve a sette suoi Divoti (che poi furono i Fondatori della Religione de Servi di Maria) con una veste di color nero in mano, e loro impose che se volevano gradirle, spesso meditassero i suoi Dolori; e perciò volea, che per memoria di essa d’allora innanzi portassero quella lugubre veste [...] 

E Gesù Cristo medesimo rivelò alla B Veronica da Binasco, ch’ Egli quasi più si compiace di veder compatita la Madre che se stesso perchè cosi le disse: “Figlia, mi son care le lagrime sparse per la mia Passione ma, amando io con amore immenso la mia Madre Maria, mi e più cara la meditazione de Dolori ch’Ella patì nella mia morte” 

Perciò son troppo grandi le grazie da Gesù promesse a divoti de Dolori di Maria. 

Riferisce il Pelbarto essere stato rivelato a S Elisabetta che S Giovanni Evangelista, dopo che la B Vergine fu assunta in Cielo, desiderava egli di rivederla; ebbe già la grazia, gli apparve la sua cara Madre ed insieme con lei anche Gesù Cristo, ed intese poi che Maria domandò al Figlio qualche grazia speciale per li divoti de suoi Dolori, e che Gesù le promise per essi quattro grazie principali 

1 Che chi invoca la Divina Madre per li suoi Dolori prima delta morte meriterà far vera penitenza di tutti i suoi peccati

2 Ch’Egli custodirà questi divoti nelle tribolazioni in cui si trovano specialmente al tempo della morte 

3 Che imprimerà loro la memoria della sua Passione e che in Cielo poi ne darà loro il premio 

4 Che tali divoti egli li porrà in mano di Maria acciocch’Ella ne disponga a suo piacere e loro ottenga tutte le grazie che vuole […]

Tratto da Le Glorie di Maria del Beato Alfonso De’ Liguori divise in due parti ed infine un’aggiunta di esempi scelti, vol.II, Antonio Boulzaler, Roma 1836, pp.376-377

giovedì 19 marzo 2015

San Giuseppe da colorare


L'immagine di San Giuseppe da colorare è scaricabile a questo
link

Viene da catholic playground

Qualche parola su San Giuseppe

San Giuseppe é uno dei più grandi santi, sposo di Maria Vergine e padre putativo di Gesù Cristo.

Che cosa vuol dire che Giuseppe fu padre putativo di Gesù Cristo?

Padre putativo vuol dire che era comunemente creduto padre di Gesù, perché si comportò con lui da vero padre, crescendolo con amore, curando la sua istruzione, tramandandogli il suo mestiere, proteggendolo da tutti i pericoli e vivendo come esempio di virtù.

Dove viveva e che mestiere faceva S.Giuseppe?
San Giuseppe viveva a Nazaret, piccola città della Galilea.
Era discendente del Re Davide ma non viveva come un principe; faceva invece il carpentiere e guadagnava il denaro necessario per sè e la sua famiglia con la fatica delle sue mani, per questo è anche patrono dei lavoratori e con questo titolo lo festeggiamo il 1 maggio.

S. Giuseppe è ora un grande santo del Paradiso, patrono della Chiesa universale. 
Si dice che quando San Giuseppe domanda qualche grazia subito la ottiene, perché Gesù Cristo, che in terra volle essergli obbediente come un figlio devoto, nulla vuole rifiutargli.
A San Giuseppe per tradizione viene chiesta soprattutto la grazia di una buona morte perché si crede ch'egli sia felicemente morto tra le braccia di Maria e Gesù.

Oltre a pregare e venerare San Giuseppe, i cristiani si sforzano di imitarne le virtù, specialmente la sua grande umiltà, carità e rassegnazione alla volontà di Dio

Tratto dal Catechismo di San Pio X

Preghiera dei bimbi per il loro papà nella festa di San Giuseppe


San Giuseppe,
tu sei il papà di Gesù,
tu sei il modello di tutti i papà.
Proteggi sempre il mio papà.
Donagli serenità, salute, fede.
Donagli lavoro, fiducia
e tanto amore.

O Gesù,
aiutami a volere sempre tanto bene al mio papà
come tu ne hai voluto al tuo.

O Maria,
Nel giorno della festa
di San Giuseppe, Tuo sposo,
Ti affido il mio papà
con tutto il mio cuore.

Amen

martedì 10 marzo 2015

Preghiera di un genitore







O Signore, custodisci sotto la tua paterna protezione
i figli che tu stesso mi hai concesso.
Io so che tu li ami con un amore più grande
e più puro del mio.
Tu hai per loro silenziose parole e forze soavi,
a me sconosciute;
tu sei con loro ogni momento e
ne scruti la mente e il cuore.
A te dunque, o Signore,
affido la loro inesperta giovinezza.
Sii per essi "la via, la verità e la vita",
l'amico vero che non tradisce mai.
Non permettere che ti offendano col peccato:
fanne degli eletti per il cielo.
E salva anche l'anima mia e del mio sposo.
Perdona, Signore, le mie debolezze
e colma le mie lacune,
e fa' che possa compiere meno indegnamente
la mia missione nella famiglia e nella società.
Mantieni tutta la mia famiglia nello spirito di fede,
nella pace e nell'unità dell'amore
e concedici che un giorno ci ritroviamo
uniti nella società dei Santi, con Te, in eterno.
Amen.