mercoledì 13 maggio 2015

La devozione mariana è la forza delle famiglie cristiane


 

Diamo il Nostro cordiale saluto agli sposi novelli, che sempre in gran numero vediamo far corona intorno a Noi, in queste pubbliche udienze: saluto tanto più cordiale, perchè allietato dalla cara circostanza di questo mese di maggio che la pietà del popolo cristiano ha voluto particolarmente consacrato al culto della Vergine Santissima.
Voi, diletti figli, chiamati a costituire nuove famiglie, volete senza dubbio dare ad esse un carattere essenzialmente e profondamente cristiano ed una solida base di benessere e di felicità. Ebbene, nella devozione a Maria Noi ve ne additiamo il felice conseguimento. Maria ha tanti titoli per essere considerata come la patrona delle famiglie cristiane, e queste hanno altrettanti motivi per sperarne una particolare assistenza.
Maria ha conosciuto della famiglia le gioie e le pene, i lieti ed i tristi avvenimenti; la fatica del quotidiano lavoro, i disagi e le tristezze della povertà, lo schianto delle separazioni. Ma ha pure provato tutte le ineffabili gioie della convivenza domestica, allietata dall'amore più puro dì uno Sposo castissimo e dal sorriso e dalle tenerezze di un Figlio che era al tempo stesso il Figlio di Dio.
Maria SS.ma compatirà perciò col suo cuore misericordioso alle necessità delle vostre famiglie, e recherà ad esse quel conforto di cui sentiranno il bisogno in mezzo agli inevitabili dolori della vita presente; come sotto il suo sguardo materno renderà loro più pure e serene le dolcezze del focolare domestico.
Tanto più che la Vergine Santa non solo conosce per propria esperienza le gravi necessità delle famiglie, ma, come Madre di pietà e di misericordia, Essa vuole di fatto venire in loro aiuto.
Beati e veramente benedetti quegli sposi che iniziano il loro nuovo stato con tali propositi di filiale e confidente devozione alla Madre di Dio, col santo programma di stabilire la loro nuova famiglia su questo incrollabile fondamento di pietà, da istillarsi per trasmettersi, come preziosa eredità, ai cari figli che Iddio vorrà loro concedere.
Ma non dimenticate, figli dilettissimi, che la devozione alla Madonna, perchè si possa dire vera e solida, e quindi apportatrice di frutti preziosi e di grazie copiose, deve essere vivificata dalla imitazione della vita stessa di Colei che ci piace onorare.
La divina Madre è anche soprattutto un perfettissimo modello delle virtù domestiche, di quelle virtù domestiche che devono abbellire lo stato dei coniugi cristiani. In Maria l'amore più puro e fedele verso il castissimo sposo, amore fatto di sacrificio e di attenzioni delicate: in Lei dedizione intera e continua alle cure della famiglia e della casa, dello Sposo e soprattutto del caro Gesù: in Lei umiltà che si manifestava nell'amorosa sottomissione a S. Giuseppe, nella paziente rassegnazione alle disposizioni, oh! quante volte ardue e penose, della divina Provvidenza: nella piacevolezza e nella carità con tutti quelli che avvicinavano la casetta di Nazareth.
Possa, o sposi cristiani, la vostra devozione a Maria costituire una sorgente sempre viva di favori celesti e di vera felicità; favori e felicità di cui vi sia pegno la paterna Benedizione, che ben di cuore vi impartiamo.
DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO XII

AGLI SPOSI NOVELLI Mercoledì, 10 maggio 1959








venerdì 8 maggio 2015

Gesù al cuore delle mamme

[...] Nella tua casa io debbo raccogliere i gigli, e i gigli debbono essere i tuoi figli. Tu li hai piantati e tu devi colti­varli. Se ti scoraggi e te ne annoi, tu non li coltivi ma, senza volere, li ina­ridisci e li spezzi. I tuoi figli sono te stessa, gigli sboc­ciati dalla tua vita, e sono pure me stes­so, anime redente dal mio amore; guar­dali dunque come te stessa, e dona lo­ro tutta la vita del tuo amore. Guardali come me stesso e dona loro tutte le cu­re e l'amore che daresti a me. Dona loro il tuo amore, coi tuoi sguardi, coi tuoi baci, con la tua pre­ghiera. Invoca su di loro lo Spirito Santo, affidali a Maria, guidali con la soave dolcezza del mio amore.[...]

Al link Gesù al cuore delle mamme troverete un bel libricino di Don Dolindo Ruotolo dedicato a tutte le mamme, a cura dell'Apostolato Stampa e diffuso dal sito dolindo.org

sabato 28 marzo 2015

La Settimana Santa: conto alla rovescia verso la Resurrezione

In Quaresima di solito facciamo un equivalente del calendario dell'Avvento, proponendo un compito (carità), un fioretto (digiuno) e una preghiera per ciascun giorno.
In questo modo è semplice tenere il conto di quanti giorni mancano alla Pasqua.
Quest'anno abbiamo fatto anche un 'conto alla rovescia' speciale per la Settimana Santa: abbiamo creato una casellina per ogni giorno a cominciare dalla Domenica delle Palme e un segnalino magnetico per ciascun bambino.
Ogni giorno, dopo la lettura e l'impegno quotidiano i piccoli di casa collocheranno la loro pedina sulla casella corrispondente.
Per le calamite ci siamo limitati a ritagliare a forma di cuore e colorare dei fogli magnetici comperati al Tiger, il tabellone è invece un semplicissimo foglio da stampante.
Eccolo qui in bella mostra sul frigorifero.


I simboli dovrebbero rappresentare le letture del giorno:
Domenica: le Palme
Lunedì: l'olio di nardo 
Martedì: la mano di Giuda nel piatto di Gesù 
Mercoledì: i trenta denari
Giovedì: l'istituzione dell'Eucarestia nell'ultima cena
Venerdì: la morte di Gesù in croce
Sabato: il sepolcro
Domenica: il Risorto

Il disegno in bianco e nero è disponibile qui

venerdì 27 marzo 2015

I Sette dolori da colorare





Una bella pagina da colorare con i sette dolori di Maria Santissima, trovata in originale spagnolo su questo

forum

Trovate la pagina in italiano a dimensioni maggiori qui

giovedì 26 marzo 2015

La Corona dell'Addolorata o Rosario dei Sette Dolori di Maria



La Corona dell'Addolorata è una pia pratica nata all'inizio del Seicento per onorare la Vergine. Consiste nel ricordare i sette dolori della Madonna e recitare per ciascuno di essi un Pater e sette Ave, al modo del Rosario.

Se qualcuno volesse iniziare questa devozione ma trovasse difficoltà a reperire la corona non esiti a contattarmi a questo indirizzo:piccolachiesadomestica@gmail.com 
Sarò felice di inviarvela tramite posta.



INDULGENZE 

Alla recita della Corona dell'Addolorata sono annesse diverse indulgenze, in particolare, per tutti i fedeli


a) l'indulgenza plenaria una sola volta l'anno, da lucrarsi in qualsiasi giorno, se recitano devotamente la "Corona dei sette dolori della Beata Vergine Maria", nelle chiese o negli oratori pubblici dei religiosi Servi e Serve di Maria aggiungendovi la confessione sacramentale, la santa comunione e la recita di un Padre nostro e di un'Ave Maria o di qualsiasi altra orazione secondo le intenzioni del Sommo Pontefice;

b) l'indulgenza parziale, se recitano la Corona nelle dette chiese o oratori pubblici, almeno con il cuore contrito.


Un'esaustiva presentazione della Corona, con la sua storia, la spiegazione del suo valore e dei vari modi di recitarla si trova nella pubblicazione
CORONA DELL’ADDOLORATA - CELEBRAZIONE DELLA “COMPASSIO VIRGINIS” a cura dei Servi di Maria disponibile anche on line
Consiglio vivamente di trovare un po' di tempo per leggerla poichè è davvero ben curata.


SANTA BRIGIDA 

La Madre di Dio rivelò già a Santa Brigida che, chiunque reciti sette "Ave Maria" al giorno meditando sui suoi dolori e sulle sue lacrime e diffonda questa devozione, godrà dei seguenti benefici:

1 La pace in famiglia.
2 L’illuminazione circa i misteri divini.
3 L'accoglimento e la soddisfazione di tutte le richieste purché siano secondo la volontà di Dio e per la salvezza della sua anima.
4 La gioia eterna in Gesù e in Maria.



LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A KIBEHO (RUANDA)



Nell'apparizione del 31 maggio 1982 alla veggente Marie-Claire la Madonna disse che la sua preghiera preferita accanto al Rosario era

il Rosario dei Sette Dolori, ormai caduto in disuso e dimenticato, poiché con esso, contemplando i dolori della Madonna e contemplando così con Lei la Passione di Gesù, era più facile pentirsi dei peccati: "Ciò che vi domando è di pentirvi. Se voi recitate questo Rosario meditandolo, voi avrete la forza di pentirvi. Oggi molti

uomini non sanno più chiedere perdono. Mettono di nuovo il Figlio

di Dio in croce. Il mondo va male, figli miei: bisogna che vi mortifichiate per aiutare Gesù a salvare il mondo”. Questo sonovenuta a ricordarvi, soprattutto qui in Rwanda, perché vi ho trovatoancora gente umile che non è attaccata alla ricchezza e ai soldi".

La Madonna, il 15.8.1982, disse a Marie Claire “ Ti chiedo di insegnarla al mondo intero…, pur restando qui,perché la mia grazia è onnipotente”.

Nel corso di queste apparizioni la Madonna ha chiesto di recitare questa preghiera il martedì (giorno della rivelazione a Marie-Claire) e il venerdì (giorno della memoria della morte di Gesù).



LA CORONA DELL'ADDOLORATA

V. Nel nome del Padre,
e del Figlio,
e dello Spirito Santo.
R. Amen.

V. Ti lodiamo e ti benediciamo, Signore.
R. Perché all'opera della salvezza
hai associato la Vergine Madre.

V. Contempliamo il tuo dolore, santa Maria.
R. Per seguirti nel cammino della fede.


MEMORIA DEI DOLORI DELLA VERGINE

1. MARIA ACCOGLIE NELLA FEDE LA PROFEZIA DI SIMEONE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


2. MARIA FUGGE IN EGITTO CON GESÙ E GIUSEPPE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


3. MARIA CERCA GESÙ SMARRITO IN GERUSALEMME

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


4. MARIA INCONTRA GESÙ SULLA VIA DEL CALVARIO

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


5. MARIA STA PRESSO LA CROCE DEL FIGLIO

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


6. MARIA ACCOGLIE NEL SUO GREMBO GESÙ DEPOSTO DALLA CROCE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


7. MARIA AFFIDA AL SEPOLCRO IL CORPO DI GESÙ, IN ATTESA DELLA RISURREZIONE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.



PER LA RICONCILIAZIONE E LA PACE

Al termine dell'ultimo settenario si possono aggiungere tre Ave Maria per implorare la riconciliazione e la pace nel mondo e nella Chiesa e per affidare alla Vergine Addolorata le intenzioni di preghiera della comunità orante.



CONCLUSIONE

V. Ti lodiamo, santa Maria.
R. Madre fedele presso la croce dei Figlio.


ACCLAMAZIONE

Benedetta tu, Regina dei martiri:
associata alla passione di Cristo,
sei divenuta nostra madre,
segno di speranza nel nostro cammino.


SEQUENZA

All’acclamazione segue, con carattere facoltativo, il canto o la recita dello Stabat Mater. Si può usare anche la forma breve, cominciando dalla strofa * Sancta Mater, istud agas (* Ti prego, Madre santa).
Lo Stabat Mater può essere sostituito da un altro canto simile per contenuto e dignità letteraria, o dalle Litanie dell'Addolorata.
Se vengono omessi sia lo Stabat Mater sia le Litanie dell’Addolorata, dopo l’acclamazione Benedetta tu, si dice subito l’Orazione.

Stabat Mater dolorosa
iuxta crucem lacrimosa,
dum pendebat Filius.

Cuius animam gementem,
contristatam et dolentem,
pertransivit gladius.

O quam tristi set afflicta
fuit illa benedicta
Mater Unigeniti!

Quæ mærebat, et dolebat,
pia Mater, dum videbat
Nati pœnas incliti.

Quis est homo, qui non fleret
Matrem Christi si videret
in tanto supplicio?

Quis non posset contristari,
Christi Matrem contemplari
dolentem cum Filio?

Pro peccatis suæ gentis
vidit Iesum in tormentis,
et flagellis subditum.

Vidit suum dulcem Natum
moriendo desolatum,
dum emisit spiritum.

Eia Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum Iugeam.

Fac, ut ardeat cor meum
in amando Christum Deum,
ut sibi complaceam.

* Sancta Mater, istud agas,
Crucifixi fige plagas
cordi meo valide.

Tui Nati vulnerati,
tam dignati pro me pati,
pœnas mecum divide.

Fac me tecum pie flere,
Crucifixo condolere,
donec ego vixero.

Iuxta crucem tecum stare,
et me tibi sociare
in planctu desidero.

Virgo virginum præclara,
mihi iam non sis amara:
fac me tecum plangere.

Fa cut portem Christi mortem,
passionis fac consortem,
et plagas recolere.

Fac me plagis vulnerari,
fac cruce inebriari
et cuore Filii.

Flammis ne urar succensus,
per te, Virgo sim defensus
in die iudicii.

Christe, cum sit hinc exire,
da per Matrem me venire
ad palmam victoriæ. Amen.

venerdì 20 marzo 2015

La Devozione all'Addolorata e le promesse di Gesù





[…] tanto amor di Maria merita da noi gratitudine, la gratitudine almeno sia di meditare e compatire i suoi Dolori.
Ma di questo ella si dolse con S Brigida che molto pochi la compativano la maggior parte ne viveano scordati onde tanto raccomandò alla Santa di aver memoria de suoi Dolori “Respicio ad omnes qui in mundo sunt, siforte sint aliqui qui compatiantur mihi, et recogìtent Dolorem meum et valde paucos ìnvenio. Ideo Filia mea, licet a multis obita sim, tu tamen non obliviscaris mei, vide Dolorem meum et imitare quantum potes et dole.” (Rev I c.24)

Per intendere quanto gradisce la Vergine in noi la memoria de suoi Dolori, basterebbe solamente saper, ch’Ella nell’ anno 1239 apparve a sette suoi Divoti (che poi furono i Fondatori della Religione de Servi di Maria) con una veste di color nero in mano, e loro impose che se volevano gradirle, spesso meditassero i suoi Dolori; e perciò volea, che per memoria di essa d’allora innanzi portassero quella lugubre veste [...] 

E Gesù Cristo medesimo rivelò alla B Veronica da Binasco, ch’ Egli quasi più si compiace di veder compatita la Madre che se stesso perchè cosi le disse: “Figlia, mi son care le lagrime sparse per la mia Passione ma, amando io con amore immenso la mia Madre Maria, mi e più cara la meditazione de Dolori ch’Ella patì nella mia morte” 

Perciò son troppo grandi le grazie da Gesù promesse a divoti de Dolori di Maria. 

Riferisce il Pelbarto essere stato rivelato a S Elisabetta che S Giovanni Evangelista, dopo che la B Vergine fu assunta in Cielo, desiderava egli di rivederla; ebbe già la grazia, gli apparve la sua cara Madre ed insieme con lei anche Gesù Cristo, ed intese poi che Maria domandò al Figlio qualche grazia speciale per li divoti de suoi Dolori, e che Gesù le promise per essi quattro grazie principali 

1 Che chi invoca la Divina Madre per li suoi Dolori prima delta morte meriterà far vera penitenza di tutti i suoi peccati

2 Ch’Egli custodirà questi divoti nelle tribolazioni in cui si trovano specialmente al tempo della morte 

3 Che imprimerà loro la memoria della sua Passione e che in Cielo poi ne darà loro il premio 

4 Che tali divoti egli li porrà in mano di Maria acciocch’Ella ne disponga a suo piacere e loro ottenga tutte le grazie che vuole […]

Tratto da Le Glorie di Maria del Beato Alfonso De’ Liguori divise in due parti ed infine un’aggiunta di esempi scelti, vol.II, Antonio Boulzaler, Roma 1836, pp.376-377