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lunedì 20 luglio 2015

Mamme, Gesù vi chiede di rilassarvi




In queste calde giornate estive vi propongo un articolo un po' provocatorio ma che contiene una grande verità.
Molte di noi avranno più tempo del solito da passare con i propri bambini ed è naturale pensare a come riempirlo di cose belle, momenti rilassanti ed istruttivi, gite (per chi se le può permettere), attività sportive e creative, ...
Prima di cominciare ad organizzare la vostra settimana, prendete un minuto per leggere questo articolo e rifletterci su. È meno banale di quel che sembra

L'originale in inglese si trova qui



Mamme, Gesù vuole che vi rilassiate

Qualche dato scientifico: 

1. Se i vostri figli non sanno leggere a quattro anni hanno il 95% di possibilità di diventare senzatetto o drogati.

2. Se i vostri figli mangiano un qualunque cibo industriale hanno l'85% di possibilità di contrarre una malattia rara e probabilmente incurabile entro i 12 anni

3. Se all'alba non siete svegli a leggere la Bibbia ai vostri figli, molto probabilmente siete dei pagani intrappolati nella rete della stregoneria

4. Se i vostri figli guardano la televisione per più di 10 minuti al giorno hanno il 75% di probabilità di finire in una gang di criminali entro i 17 anni.

Ovviamente, i dati di questa lista non sono veri (almeno non credo). Ma ho notato che internet ha reso molto più facile per la gente, e soprattutto per le mamme, fare paragoni con gli altri.

Ora, tanto per chiarire, questo non è un post contro i "blog di mamme", o come si chiamano. Se tenete un blog da mamme, a me sta benissimo. Questo è un post per incoraggiare le mamme che tendono a perdere le staffe e si sentono del tutto fallite quando leggono i blog di mamme e i post che le mamme scrivono su Facebook.

Mamme, Gesù vuole che vi rilassiate nel vostro ruolo di mamme. Non devi fare il pane in casa per essere una madre devota. Non devi cucire i vestiti dei tuoi figli per essere una madre devota. Non devi utilizzare tutti i buoni sconto, comprare solo prodotti biologici, tenere un diario, fare scrapbooking, giardinaggio, preparare gli omogeneizzati in casa per essere una madre devota.
Non c'è niente di male in queste cose, ma non sono neanche nominate nella descrizione del tuo lavoro che si trova nella Bibbia.

Ecco come viene descritto il tuo lavoro:

Ama Dio. Questo significa semplicemente trovare un po' di tempo durante la giornata per incontrarti col Signore. Non dev'essere prima che i bambini si sveglino. Non dev'essere nella quiete che precede l'alba. Il tuo compito è di amare Dio. Ci sono un milione di modi differenti per farlo tra cui trovare quello giusto per te.

Ama tuo marito (a meno che tu non sia una ragazza madre, naturalmente). Il tuo secondo compito è amare e servire tuo marito. I mariti devono fare lo stesso per le loro mogli, ma questo è argomento per un altro post. Se a tuo marito piace davvero il pane fatto in casa, forse potresti farglielo. Ma non fare il pane in casa solo perché vedi le altre mamme che postano su Facebook le foto di quello fatto da loro. 

Ama i tuoi figli. Il tuo dovere di mamma è di amare i tuoi figli e insegnare loro a seguire il Signore. Non c'è bisogno che sappiano il latino entro i sei anni. Se lo sanno, tanto di cappello. Ma è una cosa in più, non rientra nelle tue mansioni. Il tuo lavoro è semplicemente amare i tuoi figli con tutto il tuo cuore stanco e stressato ed insegnare loro ad amare Gesù. È una vocazione importante. Non andare a lanciarti in altre cose che non c'entrano solo per renderti la vita più difficile. Se vuoi insegnare ai tuoi figli a cucire, benissimo. Ma non farti schiacciare dai sensi di colpa se i tuoi bambini a 10 anni non creano blazer alla moda.

Mamme, Gesù vuole che voi riposiate in Lui. Vuole che vi rilassiate. Il Suo giogo è dolce ed il Suo peso è leggero. Non paragonatevi alle altre mamme. Non cercate di essere qualcosa che Dio non vi chiede di essere. Se i blog di mamme vi fanno sentire in colpa, smettete di leggerli. Siate fedeli alla vostra vera vocazione e sappiate che Lui è contento di voi. Quando i vostri bambini fanno il riposino, non sentitevi in colpa se guardate un episodio di “Lost”, o del vostro programma preferito.

Ama Dio, ama tuo marito, ama i tuoi figli. Non complicarti la vita e rilassati.


venerdì 19 giugno 2015

La famiglia di papa Giovanni

Una riflessione di Don Giuseppe Tomaselli 

I pellegrini che vanno a Roma, quasi tutti, visitano la Basilica di San Pietro. C'e molto da vedere nel primo Tempio della Cristianità.
Da alcuni anni in qua i pellegrini sono soliti chiedere: Dov'è la tomba di Papa Giovanni? - È ormai desiderio delle masse vedere questa tomba, inginocchiarvisi e pregare, ricordando si grande Pontefice.
Nell'interno della Basilica c'è un passaggio sotterraneo, che porta alle Grotte Vaticane: qui si trova la tomba di Papa Giovanni. Fiori, ceri, fedeli in ginocchio che pregano o che piangono di gioia e di commozione. Ci si rialza sollevati nello spirito.
Chi è quest'uomo, che ha lasciato sì grande scia di luce nel mondo? Com'è giunto all'apice del Pontificato ed alle cime della santità? Dove e come si è formato per arrivare a tanto? ... La sua famiglia era esemplarmente cristiana, perché i suoi genitori così la vollero e così la formarono. Papa Giovanni fu il frutto del buon esempio avuto in seno alla famiglia. Papa Giovanni scrisse nel suo Diario ed all'occasione lo ripeteva: «Quando la radice è sana, l'albero cresce vigoroso anche tra i sassi... Quando i focolari domestici sono bene accesi e la grazia del Signore lavora, anche attraverso umili condizioni sorgono effetti mirabili ad attestare il soprannaturale ed il divino.
« Sì; e alla mia famiglia, e all'esempio dei miei genitori, è all'atmosfera buona respirata sin dall'infanzia in casa, che io devo in gran parte la mia vocazione sacerdotale ed apostolica ...
« Sono il quarto di tredici figli ... Il Signore benedice le marmitte quando sono grandi!
« Oh, mio padre! Che esempio di vita cristiana!... Che mamma ho avuto! Che coscienza semplice e pura ha avuta sino alla più tarda età!
« I miei genitori pregavano sin dal mattino, cominciando al suono dell'Angelus. Ogni giorno andavano a Messa... Alla sera, e tutte le sere, in casa s'intonava il Rosario; tutti rispondevano, formando tutta una musica, il cui ricordo, a distanza di anni, ancora m'intenerisce!
« Sono nato povero. A tavola c'era mai pane, soltanto polenta, raramente la carne; solo a Natale ed a Pasqua una fetta di dolce casalingo. Eppure, quando un poverello si affacciava alla porta di casa prima che fosse distribuita la minestra, la mamma l'invitava ad entrare, gli preparava un posto e lo faceva sedere in mezzo a noi per rifocillarlo ».
Scrivendo ai suoi genitori il 26 novembre del 1930, diceva: «Quando sono uscito di casa verso i dieci anni di età, ho letto molti libri ed imparate molte cose, che voi non potevate insegnarmi. Ma quelle poche cose, che ho appreso da voi in casa sono ancora le più preziose ed importanti». Fin qui il Diario. Se Angelo Roncalli avesse trascorsa l'infanzia in una famiglia impregnata di cattivi esempi, molto probabilmente la Chiesa di Gesù Cristo non avrebbe avuto Papa Giovanni, il quale a sua volta fu luminare di buon esempio in vita, sul letto di morte e lo è ancora stando nella tomba! .

Tratto da Don Giuseppe Tomaselli, T.E.L.E.V.I.S.I.O.N.E., Opera Caritativa Salesiana Don Giuseppe Tomaselli, Messina