Scusami
Signore se non ti prego
in ginocchio, come una vergine,
tra l’incenso odoroso e la musica
in ginocchio, come una vergine,
tra l’incenso odoroso e la musica
d’un organo
a mille canne.
Ho qui dinanzi a me
pentole, scodelle, lavapiatti,
scope, strofinacci e detersivi,
strumenti del mio lavoro giornaliero,
corona che impegnano le mie mani.
penso alla tua Madre
con la brocca alla fontana,
intenta al lavoro casalingo
tra le povere masserizie
della tua casa.
Lavo pavimenti, lini e materassi,
e poi, stanca, ripenso... che ancor tu
i piedi lavasti insudiciati
a Pietro, a Giacomo ed a Giovanni,
nell’ultima notte
intorno al tavolo.
Aiutami ad imbiancar
questa mia casa, ti prego,
ove cantai mille cantilene
sulla culla dondolante.
Guarda, al camino fumigante,
ai figli, dono prezioso del tuo amore,
allo sposo che avanti cammina generoso,
impaziente, spesso preoccupato,
con la croce addosso,
e me, umile cireneo senza riposo
Ho qui dinanzi a me
pentole, scodelle, lavapiatti,
scope, strofinacci e detersivi,
strumenti del mio lavoro giornaliero,
corona che impegnano le mie mani.
penso alla tua Madre
con la brocca alla fontana,
intenta al lavoro casalingo
tra le povere masserizie
della tua casa.
Lavo pavimenti, lini e materassi,
e poi, stanca, ripenso... che ancor tu
i piedi lavasti insudiciati
a Pietro, a Giacomo ed a Giovanni,
nell’ultima notte
intorno al tavolo.
Aiutami ad imbiancar
questa mia casa, ti prego,
ove cantai mille cantilene
sulla culla dondolante.
Guarda, al camino fumigante,
ai figli, dono prezioso del tuo amore,
allo sposo che avanti cammina generoso,
impaziente, spesso preoccupato,
con la croce addosso,
e me, umile cireneo senza riposo
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