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sabato 13 giugno 2015

13 giugno: Sant'Antonio da Padova



In una famiglia numerosa, con bambini piccoli, composta da membri disordinati e incorreggibili, facciamo spesso ricorso a Sant'Antonio per ritrovare le cose smarrite, posso dire senza paura di esagerare che il suo aiuto è pressocchè quotidiano.

Nello specifico, io trovo veramente miracolosa questa preghiera della tradizione popolare:

Si quaeris miracula,
mors, error, calamitas,
daemon, lepra fugiunt,
aegri surgunt sani.

Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas;
petunt et accipiunt
iuvenes et cani.

Pereunt pericula,
cessat et necessitas;
narrent hii qui sentiunt,
dicant Paduani.

Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas;
petunt et accipiunt
iuvenes et cani.
Gloria Patri et Filio
et Spiritu Sancto
Sicut erat in principio et nunc et semper 

et in secula seculorum Amen
Ora pro nobis, Beate Antoni,
Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

O Lingua benedicta, quae Dominum semper benedictisti et alios benedicere fecisti: nunc manifeste apparet quanti meriti extitisti apud Deum.

Oremus.
Ecclesiam tuam, Deus, Beati Antonii Confessoris tui commemoratio votiva laetificet, ut spiritualibus semper muniatur auxiliis et gaudiis perfrui mereatur aeternis. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Se cerchi i miracoli,
la morte, l'errore, la calamità
e il demonio sono messi in fuga,
gli ammalati divenir sani.


Il mare si calma,
le catene si spezzano;
ritrovano le cose perdute
i giovani ed i vecchi.


S'allontanano i pericoli,
scompaiono le necessità;
lo attesti chi ha sperimentato
la protezione del Santo di Padova.


Il mare si calma,
le catene si spezzano;
ritrovano le cose perdute
i giovani ed i vecchi.


Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio,
ora e sempre,
nei secoli dei secoli.


Il mare si calma,
le catene si spezzano;
ritrovano le cose perdute
i giovani ed i vecchi.

Amen.

Prega per noi, o Beato Antonio, perché siam fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo.
O Dio, la votiva commemorazione del Beato Antonio, Confessore tuo, allieti la tua Chiesa affinchè resti sempre munita di aiuti spirituali e meriti di godere gli eterni gaudi del Cielo. Per Cristo, nostro Signore.

Amen.


O Lingua benedetta, che benedicesti sempre il Signore e lo facesti benedire dagli altri, ora chiaro appare di quanto merito sei stata al cospetto di Dio.

(A questa preghiera è annessa l'indulgenza parziale alle solite condizioni)

Oggi che la Chiesa onora questo grande Santo, ci uniamo alla lode e al ringraziamento al Signore che opera ancora oggi attraverso Sant'Antonio. Nella nostra famiglia accendiamo una candela davanti ad una sua immagine, recitiamo una preghiera e facciamo qualche canto popolare come questi:
 
O dei miracoli
inclito Santo,
dell’alma Padova
tutela e vanto,
benigno guardami
prono ai tuoi pie’:
o sant’Antonio, prega per me! (2 volte)

Col vecchio il giovane
a te sen viene,
e in atto supplice
chiede ed ottiene;
di grazie arbitro
Iddio ti fe’:
o sant’Antonio, prega per me! (2 volte)

Per te l’oceano
si rasserena,
riprende il naufrago
novella lena:
morte e pericolo
fuggon per te:
o sant’Antonio, prega per me! (2 volte)

Per te riacquistansi
beni ed onore;
i morbi cessano,
cessa il dolore.
Ove tu vigili
pianto non è:
o sant’Antonio, prega per me! (2 volte)

 Sempre benefico
ai tuoi devoti,
ne ascolti l’umili
preghiere e voti:
fammi propizio
il divin Re:
o sant’Antonio prega per me! (2 volte)

Che gran prodigio, che bel portento
ostie leggere, versate al vento
sul capo fermansi del Dio bambino
a foggia quasi di un cappellino

Erano sedici, le ostie versate
ma solo tredici, si son fissate
le altre andarono in preda al vento
... che gran prodigio
che bel portento

Inno composto dall'allora parroco di Santa Maria delle Grazie di Bruscianoin seguito ad un miracolo del 1875:
La popolana Zi Cecca De Falco si rivolse a Sant'Antonio per ottenere la guarigione del figlio promettendo che se avesse ottenuto la grazia, avrebbe donato al Bambinello che il Santo tiene in braccio una coroncina tutta d'oro.
Il figlio guarì e la madre cercò in tutti i modi di procurarsi il denaro necessario a sciogliere il suo voto. Per quanto fece, non le fu possibile. Così il 13 giugno, in occasione della processione in onore di Sant'Antonio, la povera donna fece tutto quanto poteva lanciando verso il simulacro del santo dei fiori e sedici ostie.
Di queste ostie, tredici si collocarono sospese in aria sulla testa del Bambinello, in forma di corona, mentre le altre venivano disperse dal vento.
Il fatto prodigioso venne interpretato come una conferma del Cielo dell'accettazione dei voti della donna e viene ancora oggi ricordato da tutta la cittadina e buona parte della Campania




 
Salve, o Santo! Da tutte le terre
a te accorron le genti invocando
i tuoi doni celesti da quando
tu volasti al trionfo immortal.

Sant’Antonio, la luce possente
dei prodigi diffondi qua giù.
Deh, tu guidaci il cuore e la mente
sul sentiero che porta a Gesù,
Deh, tu guidaci il cuore e la mente
sul sentiero che porta a Gesù,

 A te chiedono i giovani ardenti
del tuo giglio il perenne candore;
l’innocente purezza del cuore
serba ai bimbi da insidia fatal.

Sant’Antonio, la luce possente…

Il tuo grido fremente d’amore,
primo araldo del gran poverello,
suoni al cuore di ogni nostro fratello
come ai popoli un giorno vibrò.

  Sant’Antonio, la luce possente…

Dai tuguri, languenti famiglie,
padre santo, ti chiedono pane;
o dei poveri aiuto, non vane
sian le voci che imploran pietà.

 Sant’Antonio, la luce possente…

giovedì 28 maggio 2015

Dalla bocca dei fanciulli dei lattanti ti sei procurata la lode, ovvero: 'C'hai ragione Gesù!'

I bambini, con la loro innocenza e semplicità sono prediletti dal Signore, hanno il cuore puro e pronto ad amare; se ben guidati dai genitori cresceranno in sapienza, età e grazia, ...

Sì, ma come si fa? Come possiamo educare e trasmettere la fede ai nostri figli? E come insegnare loro le cose di Dio?

Qualche anno fa una signora anziana mi disse: 'Se semini bene nel cuore dei tuoi figli, senza preoccuparti di vedere subito i risultati, prima o poi porterà frutto". Certo, era una frase di circostanza, ma con una sua profonda saggezza: anche io penso che, fatto quanto ci è possibile, come un contadino aspetta la stagione dei raccolti, anche noi non possiamo far altro che metterci in un angolo, sperare e pregare che la grazia di Dio e la volontà personale dei ragazzi portino a maturazione quel poco che abbiamo seminato.

Ma in pratica... quanti dubbi e quante preoccupazioni assillano ogni giorno i genitori! Certo bisognerebbe stare sempre sereni e in pace ma non tutti i genitori sono santi, ça va sans dire.
Persino io, nonostante i miei figli siano ancora parecchio lontani dalla delicata età dell'adolescenza, tante volte mi trovo affaticata e piena di dubbi.
Saranno troppo piccoli per condividere i momenti di spiritualità familiare? O, al contrario, dovremmo spronarli a impegnarsi un po' di più?
Spesso mi chiedo, ad esempio: ha un senso recitare insieme le preghiere della sera mentre due bambini litigano imperterriti per il possesso di un calzino? O dire il Rosario mentre un bambino ripete continuamente "pesce spada puzzolente" e un altro fa le capriole? Si può meditare la vita di Nostro Signore Gesù Cristo se, non appena si comincia, si viene interrotte da un lattante colto dall'improvviso bisogno di uno spuntino (cosa che immediatamente fa perdere i pensieri dei più grandi in una nube indistinta di corse di auto, Saetta McQueen e principesse)?
Quante volte, arrivati all'agognata ora della nanna sono stata interrotta mentre leggevo una bella storia della Bibbia per sentirmi fare una domanda su un cartone animato o su Gardaland!
Insomma, avrete capito che  i miei figli non assomigliano quasi per niente a quei bei bimbi devoti, ordinati e puliti che si trovano nelle illustrazioni dei libri di religione degli anni '50.

Ogni tanto però il Signore mi manda qualche incoraggiamento; è quello che è successo l'altra sera e desidero condividere questo momento.
Dopo una giornata veramente molto molto impegnativa, ho deciso di sostituire la lettura della Bibbia per ragazzi con un brano corto della Bibbia per i grandi (lo ammetto: spinta sopratutto dal desiderio di sfogliare la mia nuova Ricciotti fresca di stampa).
La scelta è caduta sul libro dei Proverbi ed ho cominciato a leggere "Ascolta figliuolo, l'istruzione di tuo padre e non trascurare l'insegnamento di tua madre [...] Figliulo se i peccatori ti adescano non dar retta a loro [...] Figliuolo, non metterti con essi su questa via, vieta al tuo piede le loro strade, perchè corrono a gran passi verso il male [...] tendono insidie, ma contro il proprio sangue, preparano frodi, ma a danno delle loro anime. Tali sono le vie degli uomini dati alla rapina, spogliano se stessi della propria vita."

La mia Maestrina (5 anni) ha commentato: 'Eh certo: i cattivi e i ladri pensano di essere più furbi tipo Capitan Uncino ma sono molto stupidi perchè se poi non vanno in Paradiso non ci guadagnano niente'
Io, incredula ed entusiasta per aver udito una frase sensata e pertinente (oltretutto su un testo che a me sembrava molto più difficile del solito) ho esclamato: 'Dalla bocca dei fanciulli e dei lattanti ti sei procurato la lode!'
Il Pirata (4 anni) ha replicato ridendo: 'Ma mamma cosa dici?'
Allora ho spiegato: 'Ma sì, vedi che i bambini come voi capiscono queste cose meglio dei grandi, così dalla vostra bocca si sente la verità della Parola di Dio. Anche Gesù ha detto 'Ti rendo lode o Padre perchè hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli'. Pensa che c'è gente che ha studiato tanto ma non ha ancora capito quello che ha capito tua sorella. Ci sono persone anche grandi e famose, sapienti e intelligenti che non credono nel Paradiso e nemmeno in Dio'
Il Pirata: 'Non credono in Dio?' e la Maestrina: 'Come non credono in Dio, cosa pensano che Dio è in un albero o un fantasma?'.
Mamma:'Qualcuno sì (stupore generale), qualcuno crede che Dio sia negli alberi o nel vento, qualcuno crede che ci sia più di un dio, come gli Egiziani e gli altri pagani, qualcuno crede che Dio non esista'.
Pirata: 'Ma come Dio non esiste, Dio è lì, sulla Croce!' (indicando il Crocifisso sul muro) Poi ci ha pensato un po' e ha detto: 'ma poi se Dio non esiste, allora la Madonna, che è la mamma di Gesù, cosa fa? Non ha mica senso' (altra pausa) 'No, non capiscono mica, meglio noi bambini. C'hai ragione Gesù! Buona notte! Buona notte anche a voi!'

E, vero miracolo di Pentecoste, si è coricato tranquillo ad aspettare il suo turno di coccole, Deo gratias.





giovedì 26 marzo 2015

La Corona dell'Addolorata o Rosario dei Sette Dolori di Maria



La Corona dell'Addolorata è una pia pratica nata all'inizio del Seicento per onorare la Vergine. Consiste nel ricordare i sette dolori della Madonna e recitare per ciascuno di essi un Pater e sette Ave, al modo del Rosario.

Se qualcuno volesse iniziare questa devozione ma trovasse difficoltà a reperire la corona non esiti a contattarmi a questo indirizzo:piccolachiesadomestica@gmail.com 
Sarò felice di inviarvela tramite posta.



INDULGENZE 

Alla recita della Corona dell'Addolorata sono annesse diverse indulgenze, in particolare, per tutti i fedeli


a) l'indulgenza plenaria una sola volta l'anno, da lucrarsi in qualsiasi giorno, se recitano devotamente la "Corona dei sette dolori della Beata Vergine Maria", nelle chiese o negli oratori pubblici dei religiosi Servi e Serve di Maria aggiungendovi la confessione sacramentale, la santa comunione e la recita di un Padre nostro e di un'Ave Maria o di qualsiasi altra orazione secondo le intenzioni del Sommo Pontefice;

b) l'indulgenza parziale, se recitano la Corona nelle dette chiese o oratori pubblici, almeno con il cuore contrito.


Un'esaustiva presentazione della Corona, con la sua storia, la spiegazione del suo valore e dei vari modi di recitarla si trova nella pubblicazione
CORONA DELL’ADDOLORATA - CELEBRAZIONE DELLA “COMPASSIO VIRGINIS” a cura dei Servi di Maria disponibile anche on line
Consiglio vivamente di trovare un po' di tempo per leggerla poichè è davvero ben curata.


SANTA BRIGIDA 

La Madre di Dio rivelò già a Santa Brigida che, chiunque reciti sette "Ave Maria" al giorno meditando sui suoi dolori e sulle sue lacrime e diffonda questa devozione, godrà dei seguenti benefici:

1 La pace in famiglia.
2 L’illuminazione circa i misteri divini.
3 L'accoglimento e la soddisfazione di tutte le richieste purché siano secondo la volontà di Dio e per la salvezza della sua anima.
4 La gioia eterna in Gesù e in Maria.



LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A KIBEHO (RUANDA)



Nell'apparizione del 31 maggio 1982 alla veggente Marie-Claire la Madonna disse che la sua preghiera preferita accanto al Rosario era

il Rosario dei Sette Dolori, ormai caduto in disuso e dimenticato, poiché con esso, contemplando i dolori della Madonna e contemplando così con Lei la Passione di Gesù, era più facile pentirsi dei peccati: "Ciò che vi domando è di pentirvi. Se voi recitate questo Rosario meditandolo, voi avrete la forza di pentirvi. Oggi molti

uomini non sanno più chiedere perdono. Mettono di nuovo il Figlio

di Dio in croce. Il mondo va male, figli miei: bisogna che vi mortifichiate per aiutare Gesù a salvare il mondo”. Questo sonovenuta a ricordarvi, soprattutto qui in Rwanda, perché vi ho trovatoancora gente umile che non è attaccata alla ricchezza e ai soldi".

La Madonna, il 15.8.1982, disse a Marie Claire “ Ti chiedo di insegnarla al mondo intero…, pur restando qui,perché la mia grazia è onnipotente”.

Nel corso di queste apparizioni la Madonna ha chiesto di recitare questa preghiera il martedì (giorno della rivelazione a Marie-Claire) e il venerdì (giorno della memoria della morte di Gesù).



LA CORONA DELL'ADDOLORATA

V. Nel nome del Padre,
e del Figlio,
e dello Spirito Santo.
R. Amen.

V. Ti lodiamo e ti benediciamo, Signore.
R. Perché all'opera della salvezza
hai associato la Vergine Madre.

V. Contempliamo il tuo dolore, santa Maria.
R. Per seguirti nel cammino della fede.


MEMORIA DEI DOLORI DELLA VERGINE

1. MARIA ACCOGLIE NELLA FEDE LA PROFEZIA DI SIMEONE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


2. MARIA FUGGE IN EGITTO CON GESÙ E GIUSEPPE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


3. MARIA CERCA GESÙ SMARRITO IN GERUSALEMME

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


4. MARIA INCONTRA GESÙ SULLA VIA DEL CALVARIO

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


5. MARIA STA PRESSO LA CROCE DEL FIGLIO

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


6. MARIA ACCOGLIE NEL SUO GREMBO GESÙ DEPOSTO DALLA CROCE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.


7. MARIA AFFIDA AL SEPOLCRO IL CORPO DI GESÙ, IN ATTESA DELLA RISURREZIONE

Padre nostro.
Sette Ave Maria. Santa Maria.



PER LA RICONCILIAZIONE E LA PACE

Al termine dell'ultimo settenario si possono aggiungere tre Ave Maria per implorare la riconciliazione e la pace nel mondo e nella Chiesa e per affidare alla Vergine Addolorata le intenzioni di preghiera della comunità orante.



CONCLUSIONE

V. Ti lodiamo, santa Maria.
R. Madre fedele presso la croce dei Figlio.


ACCLAMAZIONE

Benedetta tu, Regina dei martiri:
associata alla passione di Cristo,
sei divenuta nostra madre,
segno di speranza nel nostro cammino.


SEQUENZA

All’acclamazione segue, con carattere facoltativo, il canto o la recita dello Stabat Mater. Si può usare anche la forma breve, cominciando dalla strofa * Sancta Mater, istud agas (* Ti prego, Madre santa).
Lo Stabat Mater può essere sostituito da un altro canto simile per contenuto e dignità letteraria, o dalle Litanie dell'Addolorata.
Se vengono omessi sia lo Stabat Mater sia le Litanie dell’Addolorata, dopo l’acclamazione Benedetta tu, si dice subito l’Orazione.

Stabat Mater dolorosa
iuxta crucem lacrimosa,
dum pendebat Filius.

Cuius animam gementem,
contristatam et dolentem,
pertransivit gladius.

O quam tristi set afflicta
fuit illa benedicta
Mater Unigeniti!

Quæ mærebat, et dolebat,
pia Mater, dum videbat
Nati pœnas incliti.

Quis est homo, qui non fleret
Matrem Christi si videret
in tanto supplicio?

Quis non posset contristari,
Christi Matrem contemplari
dolentem cum Filio?

Pro peccatis suæ gentis
vidit Iesum in tormentis,
et flagellis subditum.

Vidit suum dulcem Natum
moriendo desolatum,
dum emisit spiritum.

Eia Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum Iugeam.

Fac, ut ardeat cor meum
in amando Christum Deum,
ut sibi complaceam.

* Sancta Mater, istud agas,
Crucifixi fige plagas
cordi meo valide.

Tui Nati vulnerati,
tam dignati pro me pati,
pœnas mecum divide.

Fac me tecum pie flere,
Crucifixo condolere,
donec ego vixero.

Iuxta crucem tecum stare,
et me tibi sociare
in planctu desidero.

Virgo virginum præclara,
mihi iam non sis amara:
fac me tecum plangere.

Fa cut portem Christi mortem,
passionis fac consortem,
et plagas recolere.

Fac me plagis vulnerari,
fac cruce inebriari
et cuore Filii.

Flammis ne urar succensus,
per te, Virgo sim defensus
in die iudicii.

Christe, cum sit hinc exire,
da per Matrem me venire
ad palmam victoriæ. Amen.

giovedì 19 marzo 2015

Preghiera dei bimbi per il loro papà nella festa di San Giuseppe


San Giuseppe,
tu sei il papà di Gesù,
tu sei il modello di tutti i papà.
Proteggi sempre il mio papà.
Donagli serenità, salute, fede.
Donagli lavoro, fiducia
e tanto amore.

O Gesù,
aiutami a volere sempre tanto bene al mio papà
come tu ne hai voluto al tuo.

O Maria,
Nel giorno della festa
di San Giuseppe, Tuo sposo,
Ti affido il mio papà
con tutto il mio cuore.

Amen

martedì 10 marzo 2015

Preghiera di un genitore







O Signore, custodisci sotto la tua paterna protezione
i figli che tu stesso mi hai concesso.
Io so che tu li ami con un amore più grande
e più puro del mio.
Tu hai per loro silenziose parole e forze soavi,
a me sconosciute;
tu sei con loro ogni momento e
ne scruti la mente e il cuore.
A te dunque, o Signore,
affido la loro inesperta giovinezza.
Sii per essi "la via, la verità e la vita",
l'amico vero che non tradisce mai.
Non permettere che ti offendano col peccato:
fanne degli eletti per il cielo.
E salva anche l'anima mia e del mio sposo.
Perdona, Signore, le mie debolezze
e colma le mie lacune,
e fa' che possa compiere meno indegnamente
la mia missione nella famiglia e nella società.
Mantieni tutta la mia famiglia nello spirito di fede,
nella pace e nell'unità dell'amore
e concedici che un giorno ci ritroviamo
uniti nella società dei Santi, con Te, in eterno.
Amen.

giovedì 5 marzo 2015

La Via Crucis per bambini



Esistono molti libricini per coinvolgere i più piccoli in questa bella pratica di pietà.
La Via Crucis può essere un'esercizio bello e molto coinvolgente anche per i piccolissimi (sotto ai 5 anni), basta accorciare o tagliare le meditazioni e disseminare le varie stazioni per casa. 
In questo modo, anche se molto semplificato, tutti potrannno partecipare al ricordo della Passione fatto in famiglia.

Noi abbiamo scelto di costruirci ogni singola stazione a partire da questa bella idea


 Bastano delle piccole immagini da stampare al computer, 28 o 30  listelle di legno, (di quelle da ghiacciolo) e colla a caldo per creare le crocette, un po' di plastilina per la base e un pennarello indelebile per segnare il numero della stazione.



Volendo si possono abbellire con del nastro di raso viola a mo' di stola, seguendo l'esempio della creativa famiglia che ha avuto una così bella idea.


Questo è il risultato:



Non resta che disseminarle per casa creando un percorso.
Davanti ad ogni stazione ci si raccoglierà insieme in preghiera enunciando il titolo della stazione e recitando un semplice Padre nostro oltre alla preghiera
Ti adoriamo o Cristo e Ti benediciamo. 
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

Buon lavoro e buona preghiera