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giovedì 28 maggio 2015

Dalla bocca dei fanciulli dei lattanti ti sei procurata la lode, ovvero: 'C'hai ragione Gesù!'

I bambini, con la loro innocenza e semplicità sono prediletti dal Signore, hanno il cuore puro e pronto ad amare; se ben guidati dai genitori cresceranno in sapienza, età e grazia, ...

Sì, ma come si fa? Come possiamo educare e trasmettere la fede ai nostri figli? E come insegnare loro le cose di Dio?

Qualche anno fa una signora anziana mi disse: 'Se semini bene nel cuore dei tuoi figli, senza preoccuparti di vedere subito i risultati, prima o poi porterà frutto". Certo, era una frase di circostanza, ma con una sua profonda saggezza: anche io penso che, fatto quanto ci è possibile, come un contadino aspetta la stagione dei raccolti, anche noi non possiamo far altro che metterci in un angolo, sperare e pregare che la grazia di Dio e la volontà personale dei ragazzi portino a maturazione quel poco che abbiamo seminato.

Ma in pratica... quanti dubbi e quante preoccupazioni assillano ogni giorno i genitori! Certo bisognerebbe stare sempre sereni e in pace ma non tutti i genitori sono santi, ça va sans dire.
Persino io, nonostante i miei figli siano ancora parecchio lontani dalla delicata età dell'adolescenza, tante volte mi trovo affaticata e piena di dubbi.
Saranno troppo piccoli per condividere i momenti di spiritualità familiare? O, al contrario, dovremmo spronarli a impegnarsi un po' di più?
Spesso mi chiedo, ad esempio: ha un senso recitare insieme le preghiere della sera mentre due bambini litigano imperterriti per il possesso di un calzino? O dire il Rosario mentre un bambino ripete continuamente "pesce spada puzzolente" e un altro fa le capriole? Si può meditare la vita di Nostro Signore Gesù Cristo se, non appena si comincia, si viene interrotte da un lattante colto dall'improvviso bisogno di uno spuntino (cosa che immediatamente fa perdere i pensieri dei più grandi in una nube indistinta di corse di auto, Saetta McQueen e principesse)?
Quante volte, arrivati all'agognata ora della nanna sono stata interrotta mentre leggevo una bella storia della Bibbia per sentirmi fare una domanda su un cartone animato o su Gardaland!
Insomma, avrete capito che  i miei figli non assomigliano quasi per niente a quei bei bimbi devoti, ordinati e puliti che si trovano nelle illustrazioni dei libri di religione degli anni '50.

Ogni tanto però il Signore mi manda qualche incoraggiamento; è quello che è successo l'altra sera e desidero condividere questo momento.
Dopo una giornata veramente molto molto impegnativa, ho deciso di sostituire la lettura della Bibbia per ragazzi con un brano corto della Bibbia per i grandi (lo ammetto: spinta sopratutto dal desiderio di sfogliare la mia nuova Ricciotti fresca di stampa).
La scelta è caduta sul libro dei Proverbi ed ho cominciato a leggere "Ascolta figliuolo, l'istruzione di tuo padre e non trascurare l'insegnamento di tua madre [...] Figliulo se i peccatori ti adescano non dar retta a loro [...] Figliuolo, non metterti con essi su questa via, vieta al tuo piede le loro strade, perchè corrono a gran passi verso il male [...] tendono insidie, ma contro il proprio sangue, preparano frodi, ma a danno delle loro anime. Tali sono le vie degli uomini dati alla rapina, spogliano se stessi della propria vita."

La mia Maestrina (5 anni) ha commentato: 'Eh certo: i cattivi e i ladri pensano di essere più furbi tipo Capitan Uncino ma sono molto stupidi perchè se poi non vanno in Paradiso non ci guadagnano niente'
Io, incredula ed entusiasta per aver udito una frase sensata e pertinente (oltretutto su un testo che a me sembrava molto più difficile del solito) ho esclamato: 'Dalla bocca dei fanciulli e dei lattanti ti sei procurato la lode!'
Il Pirata (4 anni) ha replicato ridendo: 'Ma mamma cosa dici?'
Allora ho spiegato: 'Ma sì, vedi che i bambini come voi capiscono queste cose meglio dei grandi, così dalla vostra bocca si sente la verità della Parola di Dio. Anche Gesù ha detto 'Ti rendo lode o Padre perchè hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli'. Pensa che c'è gente che ha studiato tanto ma non ha ancora capito quello che ha capito tua sorella. Ci sono persone anche grandi e famose, sapienti e intelligenti che non credono nel Paradiso e nemmeno in Dio'
Il Pirata: 'Non credono in Dio?' e la Maestrina: 'Come non credono in Dio, cosa pensano che Dio è in un albero o un fantasma?'.
Mamma:'Qualcuno sì (stupore generale), qualcuno crede che Dio sia negli alberi o nel vento, qualcuno crede che ci sia più di un dio, come gli Egiziani e gli altri pagani, qualcuno crede che Dio non esista'.
Pirata: 'Ma come Dio non esiste, Dio è lì, sulla Croce!' (indicando il Crocifisso sul muro) Poi ci ha pensato un po' e ha detto: 'ma poi se Dio non esiste, allora la Madonna, che è la mamma di Gesù, cosa fa? Non ha mica senso' (altra pausa) 'No, non capiscono mica, meglio noi bambini. C'hai ragione Gesù! Buona notte! Buona notte anche a voi!'

E, vero miracolo di Pentecoste, si è coricato tranquillo ad aspettare il suo turno di coccole, Deo gratias.





sabato 23 maggio 2015

Della festa della Pentecoste


 




Un bel brano sulla  Pentecoste tratto dal Catechismo Maggiore di S. Pio X.



Consiglio di leggerlo con i vostri bambini, magari insieme al secondo capitolo degli Atti degli apostoli, per prepararsi bene alla festa di domani. 

E' un testo molto semplice e chiaro, utile anche ai grandi per un piccolo ripasso. Certo, a volte noi genitori vorremmo trovare il tempo per meditazioni più approfondite e 'dotte'...  ma mettiamo tutto nelle mani del Signore che ama i piccoli e i semplici di cuore, certi che appagherà con abbondanza ogni nostra necessità spirituale.

 

91. Qual mistero si onora dalla Chiesa nella solennità di Pentecoste?

Nella solennità di Pentecoste si onora il mistero della venuta dello Spirito Santo.

92. Perché la festa della venuta dello Spirito Santo si chiama Pentecoste?

La festa della venuta dello Spirito Santo si chiama Pentecoste, vale a dire cinquantesimo giorno, perché la venuta dello Spirito Santo accadde cinquanta giorni dopo la risurrezione di Gesù Cristo.

93. La Pentecoste non era anche una festa dell’antica legge?

La Pentecoste era anche una festa solennissima appresso gli ebrei, ed era figura di quella che si celebra dai cristiani.

94. La Pentecoste degli ebrei per qual fine fu istituita?

La Pentecoste degli ebrei fu istituita in memoria della legge data loro da Dio sul monte Sinai fra tuoni e lampi, scritta su due tavole di pietra, cinquanta giorni dopo la prima Pasqua, cioè dopo la loro liberazione dalla schiavitù di Faraone.

95. In qual maniera si è adempiuto nella Pentecoste de’ cristiani ciò che era figurato in quella degli ebrei?

Ciò che era figurato nella Pentecoste degli ebrei si é adempiuto in quella dei cristiani, per questo che lo Spirito Santo discese sopra gli Apostoli e gli altri discepoli di Gesù Cristo, radunati con Maria Vergine in un medesimo luogo, e impresse nei loro cuori la nuova legge per mezzo del suo divino amore.

96. Che cosa avvenne nella discesa dello Spirito Santo?

Nella discesa dello Spirito Santo venne ad un tratto un suono dal cielo, come di vento gagliardo, ed apparvero delle lingue spartite, come di fuoco, e si posarono sopra ciascuno dei congregati.

97. Quali effetti produsse negli Apostoli la discesa dello Spirito Santo?

Lo Spirito Santo, discendendo sopra gli Apostoli, li riempì di sapienza, di forza, di carità e dell’abbondanza di tutti i suoi doni.

98. Che cosa si ebbe ad ammirare negli Apostoli, dopo che furono ripieni di Spirito Santo?

Gli Apostoli, dopo che furono ripieni di Spirito Santo, d’ignoranti divennero intelligenti de’ più profondi misteri e delle sacre Scritture; di timidi divennero coraggiosi per predicare la Fede di Gesù Cristo; parlarono diversi linguaggi, e operarono grandi miracoli.

99. Qual fu il primo frutto della predicazione degli Apostoli dopo la discesa dello Spirito Santo?

Il primo frutto della predicazione degli Apostoli dopo la discesa dello Spirito Santo fu la conversione di tremila persone nella predica fatta da S. Pietro nel medesimo giorno della Pentecoste, che fu poi seguita da moltissime altre.

100. Lo Spirito Santo è stato mandato ai soli Apostoli?

Lo Spirito Santo non è stato mandato ai soli Apostoli, ma anche alla Chiesa ed a tutti i fedeli.

101. Che cosa opera la Spirito Santo nella Chiesa?

Lo Spirito Santo vivifica la Chiesa, e con perpetua assistenza la regge; e di qui viene la forza invincibile che ha nelle persecuzioni; la vittoria sui nemici; la purità della dottrina e lo spirito di santità che vi dimora in mezzo alla corruzione del secolo.

102. Quando è che i fedeli ricevono lo Spirito Santo?

I fedeli ricevono lo Spirito Santo in tutti i sacramenti, e specialmente nella Cresima e nell’Ordine Sacro.

103. Che cosa dobbiamo noi fare nella festa della Pentecoste?

Nella festa della Pentecoste dobbiamo fare quattro cose:

  1. adorare lo Spirito Santo;

  2. pregarlo a venire in noi e comunicarci i suoi doni;

  3. accostarci degnamente ai santi Sacramenti;

  4. ringraziare il divin Salvatore di aver mandato lo Spirito Santo, secondo le sue promesse, e di avere così compito tutti i misteri e la grande opera dello stabilimento della Chiesa

     

     

giovedì 19 marzo 2015

Qualche parola su San Giuseppe

San Giuseppe é uno dei più grandi santi, sposo di Maria Vergine e padre putativo di Gesù Cristo.

Che cosa vuol dire che Giuseppe fu padre putativo di Gesù Cristo?

Padre putativo vuol dire che era comunemente creduto padre di Gesù, perché si comportò con lui da vero padre, crescendolo con amore, curando la sua istruzione, tramandandogli il suo mestiere, proteggendolo da tutti i pericoli e vivendo come esempio di virtù.

Dove viveva e che mestiere faceva S.Giuseppe?
San Giuseppe viveva a Nazaret, piccola città della Galilea.
Era discendente del Re Davide ma non viveva come un principe; faceva invece il carpentiere e guadagnava il denaro necessario per sè e la sua famiglia con la fatica delle sue mani, per questo è anche patrono dei lavoratori e con questo titolo lo festeggiamo il 1 maggio.

S. Giuseppe è ora un grande santo del Paradiso, patrono della Chiesa universale. 
Si dice che quando San Giuseppe domanda qualche grazia subito la ottiene, perché Gesù Cristo, che in terra volle essergli obbediente come un figlio devoto, nulla vuole rifiutargli.
A San Giuseppe per tradizione viene chiesta soprattutto la grazia di una buona morte perché si crede ch'egli sia felicemente morto tra le braccia di Maria e Gesù.

Oltre a pregare e venerare San Giuseppe, i cristiani si sforzano di imitarne le virtù, specialmente la sua grande umiltà, carità e rassegnazione alla volontà di Dio

Tratto dal Catechismo di San Pio X

giovedì 14 agosto 2014

Qualche parola sull'Assunzione tratta dall'omelia di Benedetto XVI del 15 agosto del 2012.



Per capire l’Assunzione dobbiamo guardare alla Pasqua, il grande Mistero della nostra Salvezza, che segna il passaggio di Gesù alla gloria del Padre attraverso la passione, la morte e la risurrezione. Maria, che ha generato il Figlio di Dio nella carne, è la creatura più inserita in questo mistero, redenta fin dal primo istante della sua vita, e associata in modo del tutto particolare alla passione e alla gloria del suo Figlio. L’Assunzione al Cielo di Maria è pertanto il mistero della Pasqua di Cristo pienamente realizzato in Lei. Ella è intimamente unita al suo Figlio risorto, vincitore del peccato e della morte, pienamente conformata a Lui. Ma l’Assunzione è una realtà che tocca anche noi, perché ci indica in modo luminoso il nostro destino, quello dell’umanità e della storia. In Maria, infatti, contempliamo quella realtà di gloria a cui è chiamato ciascuno di noi e tutta la Chiesa.

Vale la pena leggere il brano per intero a questo link
Angelus S.Maria Assunta 2012 Vatican.va

venerdì 29 novembre 2013

29 novembre: prepariamoci alla festa dell'Immacolata

 Quella dell'8 dicembre è una delle feste più amate, complice l'avvicinarsi del Natale, molte famiglie approfittano di questo giorno di vacanza per riunirsi e passare insieme del tempo di qualità, magari addobbando l'albero di Natale.
Sul significato di questa festa aleggia a volte un po' di confusione, ecco una semplice spiegazione per presentarla ai bambini



Immacolata Concezione: cosa vuol dire?

Immacolata Concezione  significa che la Madonna è senza peccato, cioè immacolata, fin dal momento del suo concepimento, da quando era nella pancia della sua mamma, Sant'Anna.
Questo perchè Dio la ha preparata in modo speciale per essere la mamma di suo figlio Gesù ed ha voluto che lei fosse l'unica tra tutte le creature a non esserre nemmeno sfiorata dal peccato.
Non solo quindi la Madonna non ha mai compiuto peccati nè mortali nè veniali sulla terra ma non ha nemmeno mai avuto quella macchia del peccato originale che viene lavata a tutti noi cristiani con il Battesimo.


Perchè si festeggia l'8 dicembre?

Perchè l'8 dicembre 1854 papa Pio IX ha solennemente proclamato dogma l'Immacolata Concezione, ha cioè dichiarato che la Madonna non è mai stata sfiorata dal peccato e che questo fatto deve essere creduto e considerato parte importante della fede cattolica.
"Dogma" infatti è la parola che definisce una verità di fede da ritenere per certa e indubitabile, non è un'opinione o un'idea che qualcuno può avere ma qualcosa di importante al pari degli articoli del credo e condiviso da tutta la Chiesa
L'8 dicembre è anche all'inizio del cammino di Avvento, e mentre ci prepariamo alla nascita di Gesù, ci viene naturale pensare alla sua mamma così buona e speciale.


L'Immacolata Concezione e le apparizioni della Madonna

La Madonna, anche dopo essere ritornata in Paradiso ha voluto manifestare il suo amore per noi tornando qualche volta sulla terra per dirci tante cose importanti, in due di queste occasioni lei stessa ha detto di essere stata concepita senza peccato originale:
  •  nel 1830, Maria si è mostrata a Parigi a Santa Caterina Labouré per chiederle di fare coniare una medaglia, oggi molto diffusa e conosciuta come "Medaglia Miracolosa", su di essa chiese di scrivere questa preghiera "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi"
  • nel 1858, Maria è apparsa a Lourdes a Santa Bernadette e si è presentata dicendole "io sono l'Immacolata Concezione". Bernadette, che non sapeva leggere e scrivere, non capì il significato di questa espressione così difficile, ma si sforzò di impararla a memoria e riferila al suo parroco, così lui credette che era davvero la Madonna ad apparire nella grotta di Lourdes!