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giovedì 5 marzo 2015

La Via Crucis per bambini



Esistono molti libricini per coinvolgere i più piccoli in questa bella pratica di pietà.
La Via Crucis può essere un'esercizio bello e molto coinvolgente anche per i piccolissimi (sotto ai 5 anni), basta accorciare o tagliare le meditazioni e disseminare le varie stazioni per casa. 
In questo modo, anche se molto semplificato, tutti potrannno partecipare al ricordo della Passione fatto in famiglia.

Noi abbiamo scelto di costruirci ogni singola stazione a partire da questa bella idea


 Bastano delle piccole immagini da stampare al computer, 28 o 30  listelle di legno, (di quelle da ghiacciolo) e colla a caldo per creare le crocette, un po' di plastilina per la base e un pennarello indelebile per segnare il numero della stazione.



Volendo si possono abbellire con del nastro di raso viola a mo' di stola, seguendo l'esempio della creativa famiglia che ha avuto una così bella idea.


Questo è il risultato:



Non resta che disseminarle per casa creando un percorso.
Davanti ad ogni stazione ci si raccoglierà insieme in preghiera enunciando il titolo della stazione e recitando un semplice Padre nostro oltre alla preghiera
Ti adoriamo o Cristo e Ti benediciamo. 
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

Buon lavoro e buona preghiera



domenica 3 agosto 2014

Gesù è morto! Gesù è vivo! Viva Gesù!



Questo fa parte dei nostri lavoretti pasquali, come tanti altri non sono riuscita a postarli a tempo debito perciò pensavo di lasciare l'idea nel cassetto fino all'anno prossimo.

L'entusiasmo del mio figlio treenne per questo progetto mi ha però fatto cambiare idea, perciò ve lo propongo anche "fuori stagione", dato che la meditazione sulla Resurrezione ci accompagna ogni giorno.

Veniamo al dunque:
l'idea era ricostrire il sepolcro della Deposizione con una scatola in cartone, magari con una luce all'interno, chiudere l'entrata con un sasso ed aprirla la mattina di Pasqua.
Come spesso succede, i nostri progetti cambiano in corso d'opera: volevo lasciare il nostro piccolo presepe pasquale alla portata dei bambini e il grosso sasso rischiava di non rimanere al suo posto, con pericolose conseguenze per i più piccini.



La grossa pietra è stata quindi rappresentata da un cerchio di cartone dipinto che abbiamo unito al resto con un fermacampioni, in modo da potersi aprire e chiudere "rotolando" a piacimento.
Per prima cosa ho lasciato ai "grandi" il compito di dipingere la scatola di bianco (cosa che li ha tenuti impegnati un'intera mattinata), poi siamo passati alle rifiniture.
Con una scatolina bianca e qualche brandello di lino bianco abbiamo simulato l'interno del sepolcro così come è stato trovato dagli amici di Gesù accorsi alla notizia della Resurrezione.

Questo è il risultato:

Niente di particolarmente entusiasmante, non fosse per la reazione di uno dei miei piccoli, che ne è rimasto davvero estasiato e ha avuto una reazione che val la pena condividere:
Appena posizionata la nostra opera d'arte in bella vista sul mobile della cucina, il mio bambino si è messo davanti al sepolcro chiuso con aria triste dicendo "Gesù è morto, Gesù è morto!".
Io me ne sono stupita e un po' preoccupata e mi chiedevo se durante la Quaresima non avessi insistito troppo sulla sofferenza o presentato un cristianesimo triste.
Insomma ero lì perplessa a guardare quell'attore consumato di mio figlio quando di punto in bianco ha aperto il sepolcro, ci ha guardato dentro e ha esclamato con (finta) sorpresa "Mamma! Ma Gesù è vivo! Gesù è vivo! Evviva".
Io ero così sollevata che ho risposto "Evviva! Evviva Gesù!".
Lui si è talmente divertito che ha ripetuto la stessa scena con tutti i membri della famiglia e anche da solo più volte, si è divertito in questo modo.
Questo racconto non rende la freschezza di un bambino che continua a girare per casa esclamando "Gesù è morto! Gesù è vivo! Viva Gesù" ma nella loro semplicità penso che queste parole possano davvero aprire il cuore alla Pasqua.

sabato 1 febbraio 2014

Presentazione di Gesù al tempio scheda didattica



Una semplicissima scheda per bambini di 4-5 anni che cominciano ad usare l'alfabeto maiuscolo.
C'è una bella immagine da colorare tratta da
http://catholicplayground.com/simeon/saint-simeon-coloring.html
il titolo da ripassare a biro (o pennarello sottile) e qualche estratto delle parole di San Simeone

Qui il link alla scheda






domenica 15 dicembre 2013

Presepi di carta

Con i bambini in questo periodo fare il presepe è sicuramente tra le cose più belle.
Oggi voglio proporvi qualche natività di carta, da far costruire ai bambini semplicemente con colori e forbici, se si vuole un risultato più duraturo, naturalmente sarà necessario applicare le figurine su una base di cartoncino:

 dal sito http://www.kimmitzothompson.com/ ho preso questo presepino
 








Un altro molto carino e anche più veloce da costruire, perchè con meno personaggi:



Su Pianeta mamma ho trovato il mio preferito












Per i più grandicelli, poi su PaperModelKiosk si possono trovare vere e proprie opere d'arte di ogni tipo da scaricare e stampare dal proprio pc. Molti modelli sono in vendita ma ce ne sono anche di gratuiti, è in ogni caso necessario registrarsi per poter accedere ai contenuti.





 

lunedì 9 dicembre 2013

creare una casetta per il presepe a partire da una scatola in cartoncino



Occorrente:

Scatola di cartoncino
Carta da giornale
Colla vinilica
Pasta sintetica tipo fimo
Colori acrilici e pennelli
Stoffe e ritagli di carta per le rifiniture

 Procedimento:

Per prima cosa decidete che tipo di casa fare e quali statuine collocare all'interno: in base a questo sceglierete le dimensioni della vostra scatola e ritaglierete porte e finestre


Tagliate poi l'apertura del pavimento da cui infilerete le statuine.
Vi consiglio di lasciare un po' di bordoper dare maggiore stabilità alla vostra casetta




Se volete, praticate un foro anche sul retro, da cui far passare eventuali lucine



A questo punto, fate qualche prova sistemando all'interno personaggi e/o arredi, quando il risultato vi soddisfa potete passare a rivestire la casetta con colla vinilica e carta di giornale (io ho usato carta bianca perchè non sapevo ancora se dipingerla direttamente o rivestirla).
Questo procedimento serve ad irrobustire la struttura.
Se dovesse "cedere" potete riempire l'interno con carta appallottolata in attesa che la colla si asciughi.



Quando la casetta è pronta potete procedere a dipingere l'interno del colore che preferite



E' anche questo il momento di aggiungere decorazioni come quadri, caminetti, mobili sullo sfondo o pavimenti, potete ritagliare questi dettagli da fogli di carta per decoupage oppure stamparli semplicemente dal pc.
Per dare un effetto tridimensionale, potete applicarli prima su un cartoncino e poi incollarli all'interno della casetta.




Adesso viene il bello: date spazio alla fantasia e decorate l'esterno come preferite: io ho applicato un sottilissimo strato di pasta sintetica  che ho sagomato con un coltellino per simulare un muro di mattoni.
L'effetto viene poi evidenziato dipingendo il muro con i colori acrilici, con mano leggera (meglio ancora sarebbe con una spugna) in modo da lasciare bianco lo spazio tra un mattone e l'altro

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A questo punto ho rivestito l'intera struttura di pasta sintetica, stendendola col mattarello in uno strato più sottile possibile, in modo da dare l'impressione dell'intonaco scrostato.
Un'avvertenza: la pasta che ho utilizzato io, seccandosi si è "ritirata" leggermente perciò vi consiglio di abbondare di qualche millimetro nella vostra ricopertura oppure, come ho fatto io, dovrete rifilare l'interno delle porte e delle finestre con un cutter o un coltello affilato.
Una volta asciutta completamente, passate uno strato di acrilico del colore che preferite e aggiungete gli ultimi dettagli (come le tende)



Ecco il risultato:








sabato 30 novembre 2013

la corona dell'avvento

La corona dell'Avvento è una tradizione natalizia, molto diffusa anche nel nord europa e tra i popoli protestanti.
Consiste in quattro candele che scandiscono il tempo dell'attesa del Natale cui a volte se ne aggiunge una per la festa.
Ci sono molte diverse versioni di questa corona, di solito le candele sono unite in una ghirlanda circolare di rami di abete o altro albero sempreverde, che simboleggia la speranza della vita eterna.
La nostra versione è formata da tre candele viola (colore della penitenza e dell'attesa) e da una rosa per la domenica gaudete, ad esse abbiamo poi sostituito e non aggiunto (per motivi di spazio) una candela dorata per il tempo di Natale.
Ogni sera d'avvento accendiamo la candela, leggiamo una breve riflessione e recitiamo insieme una preghiera relativa alla settimana dell'Avvento in cui ci troviamo, mano a mano che ci avviciniamo al Natale, sempre più candele vengonno accese, a simboleggiare l'avvicinarsi della vittoria della luce sulle tenebre.

1 settimana: Speranza   colore:viola
2 settimana: Pace          colore:viola
3 settimana: Gioia         colore:rosa
4 settimana: Amore       colore: viola

Per coinvolgere i bambini nella preparazione della corona d'Avvento, abbiamo comprato dei semplici ceri bianchi, che poi loro hanno decorato semplicemente ripassandoli più e più volte nel senso orizzontale con i pastelli a cera, devo dire con un risultato più che soddisfacente, se proporzionato alla fatica per realizzarlo.







Abbiamo anche sperimentato un metodo più "professionale" sciogliendo a bagnomaria la cera ricavata dagli avanzi delle candele dell'anno precedente cui abbiamo aggiunto altri pastelli a cera per intensificarne il colore.
In questa mistura abbiamo poi immerso le candele bianche diverse volte, lasciando raffreddare e solidificare ogni strato prima di proseguire col successivo.
Il risultato però non mi è piaciuto molto perchè i bambini non hanno partecipato quasi per niente (bisogna maneggiare cera bollente) ma anche perchè per colorare così poche candele non avevamo predisposto una grande quantità di cera (volevamo in sostanza riciclare i nostri vecchi materiali senza spendere soldi) così non abbiamo potuto immergere completamente ogni singolo cero ma una metà alla volta, ottenendo un risultato un po' sbilenco.